COMUNE DI SOVICILLE: BENVENUTO IN ZONA
6
Rosia, Sovicille, San Rocco a Pilli, Ancaiano, Orgia, Torri, Stigliano e Le Volte Basse i paesi maggiormente esposti all'impatto acustico dell'aeroporto.
L'inquinamento acustico, trascurato in passato perché
considerato più un disturbo locale che un problema ambientale,
è oggi considerato una delle principali cause
del peggioramento della qualità della vita.
Si stima che l'inquinamento acustico - principalmente imputabile
a trasporti, attività edilizia, attività produttiva
e pubblici esercizi - incida sulla salute e sulla qualità
della vita di almeno il 25% della popolazione europea (VI Programma
d’azione (2001-2010) per l’ambiente della Comunità
europea).
Questa
forma di inquinamento è spesso compresa solo
da chi la subisce. Il rumore, per sua natura evanescente
(sparisce se si elimina la sorgente), viene dalla maggior
parte di noi percepito solo come potenziale fastidio. In realtà,
vivere in prossimità di aeroporti comporta la regolare
esposizione a sorgenti di rumore dalla intensità paragonabile
alla detonazione di potenti ordigni bellici.
L’inquinamento acustico ha effetti sugli adulti
come sui bambini. La letteratura scientifica è
ormai ricca di ricerche in cui è dimostrato che l’esposizione
regolare a rumori (ad esempio quelli emessi da un aeroporto
commerciale) può causare alterazioni della
pressione sanguigna, dei cicli sonno-veglia e dei cicli digestivi:
tutti segni di stress dell’organismo umano.
In particolare, come rilevato da indagini epidemiologiche
in zone limitrofe ad aeroporti lo stress acustico può
determinare ipoacusia, cefalea, depressione, nevrosi
ansiosa, colon irritabile ed ipertensione [4, 17,
18].
Gli studi hanno evidenziato fra i bambini
residenti in aree limitrofe ad aeroporti una alterazione
della normale attività nervosa e dei normali livelli
di attività cardiovascolare. Un recente studio
del 2005 pubblicato sul Lancet, una prestigiosa rivista medica
britannica, ha rilevato che i bambini che vivono vicino ad
aeroporti in Inghilterra, Spagna ed Olanda hanno prestazioni
scolastiche inferiori rispetto ai compagni di classe e difficoltà
di comprendonio e concentrazione [4, 19].
La zonizzazione acustica è uno strumento
di classificazione acustica del territorio finalizzato sia
alla prevenzione del deterioramento delle zone non inquinate
che al risanamento di quelle inquinate attraverso la regolamentazione
dello sviluppo urbanistico, commerciale, artigianale ed industriale.
L’eventuale presenza sul territorio comunale di livelli
di rumore superiori a quanto fissato dalla normativa comporta
l’obbligo della predisposizione e dell’adozione
di un Piano di Risanamento Acustico da parte dell’Amministrazione
Comunale.
Il rumore è misurato in dB(A), secondo una scala di
misura logaritmica. Un livello di 0dB(A) corrisponde alla
soglia dell’udito (rumore appena percettibile), mentre
la soglia del dolore è fissata sui 120 db(A). Ogni
10db(A) l’intensità del rumore è amplificata
di un fattore 10, per cui un rumore da 40db(A) è 1000
volte più forte di un rumore da 10db(A).
Ecco le classi impiegate nella zonizzazione urbanistica:
ZONA 1: Aree particolarmente protette. Aree
nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per
la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree
destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali e rurali,
aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici,
etc. Limiti massimi Leq in dB(A): Diurno 50 ; Notturno 40.
ZONA 2: Aree ad uso prevalentemente residenziale
Traffico veicolare locale, bassa densitą di popolazione, limitata
presenza di attivitą commerciali, assenza di attivitą industriali
ed artigianali. Limiti massimi Leq in dB(A): Diurno 55 ; Notturno
45
ZONA 3: Aree di tipo misto Traffico veicolare
locale o di attraversamento, media densitą di popolazione,
presenza di attivitą commerciali, uffici, limitata presenza
di attivitą artigianali, assenza di attivitą industriali;
aree rurali interessate da attivitą che impiegano macchine
operatrici. Limiti massimi Leq in dB(A): Diurno 60 ; Notturno
50
ZONA 4: Aree di intensa attivitą umana Intenso
traffico veicolare, alta densitą di popolazione, presenza
di attivitą artigianali ed elevata presenza di attivitą commerciali
e uffici, aree in prossimitą di strade di grande comunicazione
e di linee ferroviarie; aree portuali; aree con limitata presenza
di piccole industrie. Limiti massimi Leq in dB(A): Diurno
65 ; Notturno 55
ZONA 5: Aree prevalentemente industriali
Insediamenti industriali e con scarse abitazioni. Limiti massimi
Leq in dB(A): Diurno 70 ; Notturno 60
ZONA 6: Aree esclusivamente industriali Aree
interessate esclusivamente da Insediamenti industriali. Limiti
massimi Leq in dB(A): Diurno 70 ; Notturno 70.
IMPATTO ACUSTICO STIMATO DELL'AEROPORTO
DI AMPUGNANO-SIENA
Il precedente grafico mostra il livello percepito di rumore
per varie tipi di fonti sonore. In funzione della distanza
ed alla posizione sono stati stimati i livelli di rumore percepiti
all’aperto nei vari paesi limitrofi all’aeroporto
di Ampugnano assumendo la sorgente di rumore (un
jet in fase di decollo) posizionata sopra la pista. Tenendo
conto delle rotte adottate in fase di decollo ed atterraggio,
tali valori possono aumentare considerevolmente.
A complicare le cose, per la conformazione delle colline intorno
alla Piana di Rosia, i paesi affacciati all’aeroporto
si troverebbero in una sorta di cassa di risonanza acustica.
L'impatto acustico di un aereo dipende da una serie di fattori
quali la quota, le caratteristiche di emissione sonora dei
motori e dalla rotta seguita.
La realizzazione del progetto porterebbe tutti i
paesi del comune di Sovicille a rientrare nella Zona 6 (Aree
interessate esclusivamente da Insediamenti industriali).
Bibliografia
[4] J.Banatvala, “Unhealthy airports”, The Lancet,
Volume 364, Issue 9435, 21 August 2004-27 August 2004, Pages
646-648.
[17] D.A.Blacka, J.A.Blackb, T.Issarayangyunc, S.E.Samuels,
“Aircraft noise exposure and resident’s stress
and hypertension: A public health perspective for airport
environmental management”, Journal of Air Transport
Management,13 (2007) 264–276.
[18] J. Quehl and M.Basner, “Annoyance from nocturnal
aircraft noise exposure: Laboratory and field-specific dose–response
curves”, Journal of Environmental Psychology, Volume
26, Issue 2, June 2006, Pages 127-140.
[19] S.Stansfeld, M.Haines, B.Brown “Noise and health
in the urban environment”, Reviews On Environmental
Health, 2000; 15: 43–82.