Siena si adegui alla programmazione del Sistema Aeroportuale
Toscano Non è certo una colpa dei cittadini insorti contro questo progetto se l’attività aeroportuale di Ampugnano cadrebbe a ridosso del prezioso acquifero del Luco, e di un’area fra le 20 più rappresentative in Italia per la tutela della biodiversità dell’intera ecoregione mediterranea. Così come non è per una malvagità degli ambientalisti se l’impatto di una simile struttura che funzioni, che abbia una qualche utilità e che non sia un disastro finanziario, sia paragonabile a quello di una ampia area industriale. Poca differenza fanno i metri della pista, e a poco servono – purtroppo – macchinosi e spesso solo fantomatici espedienti tecnici o gestionali. Quello che dispiace, nel ragionamento di chi è oramai ossessionato solo dai flussi di cassa, è che si sia smarrita l’identità nostra e dei luoghi dove siamo cresciuti. C’è chi si è sbilanciato col dire che con gli ambientalisti di oggi non sarebbero mai stati costruiti monumenti come il Duomo di Siena o il suo Palazzo Comunale. C’è forse anche da ricordare che dal dopoguerra in Italia abbiamo compromesso con l’edilizia e le infrastrutture oltre il 40% di tutto il territorio, ereditato da secoli di storia. Dal punto di vista naturalistico, la percentuale dei territori irrimediabilmente distrutti sale vertiginosamente. Viene da chiedersi: da che parte sta l’estremismo? La sfida di oggi e per il futuro è quella di una nuova idea
di sviluppo, in cui qualità della vita, ambiente e
biodiversità assumano il ruolo reale evidenziato da
non pochi economisti: una preziosa ricchezza per tutta la
collettività, di cui si deve tener conto nel bilancio economico,
in termini di costi sociali ed anche per tutte quelle realtà
più o meno piccole (ma diffuse in Toscana) che su questa ricchezza
hanno costruito una impresa. E’ una diretta conseguenza quindi
che lo sviluppo debba essere perseguito secondo una ottimizzazione
delle risorse e nel rispetto massimo dell'ambiente e del territorio.
La Toscana e la provincia di Siena non entreranno in recessione economica,
seguendo questo sano principio. Siamo convinti che esistano altre
forme di sviluppo, capillare e consolidato sul territorio, alternative
allo sperpero di milioni di euro per far arrivare, dal nulla, gli
aerei nella Val di Merse. Siamo convinti ed auspichiamo che
la Regione Toscana saprà trovare la migliore soluzione per
il futuro Sistema Aeroportuale Toscano, optando per la migliore
scelta, oggi, per il futuro di tutti noi. i WWF Sezione regionale Toscana |