ATTAC ITALIA aderisce
al Comitato contro l' aeroporto di Ampugnano - Siena
Riteniamo che le vicende dell’ aeroporto di Ampugnano si inquadrino nelle evoluzioni economiche che hanno indotto il capitale privato a incrementare i profitti attraverso una intensificazione dello sfruttamento dei beni comuni naturali e sociali. Una parte rilevante di questi ricadono nella gestione e controllo di pertinenza pubblica . I servizi che consentono la distribuzione di questi beni rappresentano mediamente il 70% del PIL e nei paesi avanzati erano di pertinenza pubblica e quindi fuori dai meccanismi di valorizzazione del capitale privato. Una serie di accordi e trattati, sottoscritti a livello internazionale anche dai nostri governi, ha alterato questa situazione partendo dal concetto del “partneriato pubblico/privato”. Riportiamo di seguito, a scanso di accuse di faziosità o erronee interpretazioni, i risultati di queste politiche per mezzo delle note del Procuratore Regionale Regione Marche, dott. Alberto Avoli, nella relazione di apertura dell' anno giudiziario 2007, dove una parte di queste considerazioni sono più chiaramente espresse di quelle, peraltro comparabili nella sostanza, dei suoi colleghi: «Va manifestata profonda preoccupazione
per il modo con il quale si sono sviluppati i processi di privatizzazione
e di esternalizzazione dell’attività amministrativa.
Le numerose indagini hanno evidenziato il rischio di una vera e propria
implosione del sistema, rischio talmente grande da rendere non
più rinviabile un’inversione di tendenza. E’ lecito sospettare sempre che queste commistioni
di investitori privati e pubblici siano un mezzo per sottrarre risorse
alla generalità dei cittadini e conferirle a imprenditori, finanzieri,
politici ecc... Riteniamo che la distruzione dell’ acquifero
del Luco sia un esempio illuminate. Già oggi l' acqua
potabile ha un valore di mercato superiore a quello del petrolio e cresce
più velocemente di questo. La distruzione di una fonte
di approvvigionamento obbliga ad opere sostitutive il cui costo viene
distribuito legalmente su tutti i cittadini (in Italia vige il full
cost recovery che consente di scaricare sulle bollette tutti i costi)
consentendo ingenti profitti per i gestori che sono in parte privati.
In pochi anni questo costo potrebbe essere superiore, per la maggioranza
dei cittadini, ad eventuali benefici derivanti dall’ incremento
occupazionale dell’ aeroporto. E' evidente che nel progetto
di ampliamento di Ampugnano ci troviamo in presenza di fenomeni che
sostanziano un fondamentale degrado delle pratiche e del concetto stesso
della democrazia. Il suolo, l' aria, l'acqua sono beni primari della
collettivita, beni comuni non allienabili di tutti i cittadini. La libertà
di mandato di cui godono i decisori politici non dà loro titolo
per consentirne lo sfruttamento, al limite distruttivo, a beneficio
di una ridotta parte di essi. Giampaolo Pellegrini Coordinamento Nazionale ATTAC Italia |